Sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell‘agricoltura”.
Progetto finanziato con i fondi dell’Unione Europea – FEASR

Agrotrack 2.0

AGROTRACK 2.0 - CONTESTO E OBIETTIVI DEL PROGETTO

agrotrack 2.0 obiettivi_progetto

La produzione, lavorazione e conservazione di ortaggi rappresentano uno dei comparti più significativi del sistema agricolo italiano. In Sicilia, l’agricoltura costituisce il settore economico primario, contribuendo al 4,2% del PIL regionale, una percentuale doppia rispetto alla media nazionale. Tra le province siciliane, Ragusa si distingue per la sua spiccata vocazione agricola, insieme ad Agrigento, Palermo e Siracusa. I prodotti orticoli presenti sul territorio sono un gran numero per qualità e varietà. In particolare, si coltivano sul territorio pomodori, patate, zucchine, insalate, peperoni, cipolle, carote, finocchi, carciofi, melenzane e altra tipologia orticola.

L’orografia del Sud-Est della Sicilia, caratterizzata per il 63% da territorio collinare e per il 37% da pianure, è particolarmente favorevole alle attività orticole, fornendo un importante sbocco occupazionale.

Le serre, pur consentendo la produzione di ortofrutta fuori stagione grazie al loro microclima controllato, creano anche condizioni ideali per la proliferazione di agenti biotici come insetti, parassiti, funghi, virus e batteri. Questo ambiente richiede un uso frequente di disinfestanti e fitofarmaci. Oltre alle condizioni microclimatiche, lo sviluppo dei patogeni è favorito in serra da altre condizioni:

  • monocoltura – il ricorso a un solo tipo di coltivazione favorisce la specializzazione del patogeno,
  • lungo ciclo colturale,
  • basse temperature a livello della rizosfera dove vivono molti agenti biotici,
  • ambiente chiuso e non sempre sufficientemente ventilato o climatizzato.

Inoltre, la serra tradizionale con coltura a terra necessita in genere di più acqua e concime. Il suolo, infatti, risulta avere una minore capacità idrica mentre la copertura soprastante impedisce di beneficiare delle piogge.

Con l’obiettivo di risolvere tali problematiche nasce AgroTrack 2.0, un progetto che mira a valorizzare le produzioni orticole del Sud-Est siciliano attraverso il trasferimento tecnologico e l’implementazione di metodi innovativi di gestione dei processi. Il progetto si focalizza su due assi principali:

  • Monitoraggio dei parametri per garantire la massima qualità delle produzioni.
  • Tracciabilità dei prodotti.

Queste innovazioni promettono di apportare significativi benefici in termini di produttività, sostenibilità e tracciabilità degli alimenti.

L’obiettivo principale di Agrotrack 2.0 è migliorare le rese agricole e la produttività del settore orticolo tramite un monitoraggio costante e innovativo dei parametri come temperatura dell’aria e del terreno, umidità dell’aria e del terreno, e bagnatura fogliare, per prevenire la proliferazione di patogeni. Inoltre, il progetto punta a informatizzare il processo di filiera, dettagliando le fasi e definendo gli operatori coinvolti per migliorare la tracciabilità attraverso sistemi innovativi come QR-Code e Blockchain.

Gli obiettivi principali possono essere così riassunti:

  • Informatizzazione aziendale
  • Miglioramento della tracciabilità dei prodotti
  • Miglioramento della produttività
  • Riduzione proliferazione malattie in serra
  • Migliore gestione della risorsa idrica
  • Riduzione uso di fertilizzanti e agenti chimici
  • Accompagnamento delle aziende verso l’implementazione di protocolli e certificazioni di qualità

Il progetto è guidato da Promo.ter.srl, capofila del progetto con Gianni Polizzi come Innovation Broker. Gianni Polizzi è un manager e consulente qualificato, nonché Presidente di Promotergroup S.p.A., con un’esperienza decennale nel settore, testimoniata da numerose pubblicazioni e partecipazioni a progetti rilevanti.

L’obiettivo finale di AgroTrack 2.0 è stabilire standard che riducano al minimo il danneggiamento delle piantine e controllino la proliferazione di patogeni già nella fase vivaistica. La gestione efficace dei patogeni nel terreno del vivaio, capaci di danneggiare le radici delle piante e compromettere il trapianto, porterà a un miglioramento complessivo della qualità, produttività e sicurezza alimentare.

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